venerdì 27 novembre 2009

Che bella prescrizione!

Ieri ho rivisto la dottoressa della Asl che a Giugno mi aveva prescritto il primo ciclo di logopedia e che mi era apparsa molto simpatica.
Avrà solo pochi anni più di me ma ha un atteggiamento molto materno, probabilmente perchè è abituata ai bambini. Mi piace! Anche gli altri pazienti la adorano.
Non è stata facile stavolta però avere la prescrizione. Avrebbe preferito farmi fermare per tre o quattro mesi, credo per i problemi di budget della nostra Asl e poi ridarmela. Ho un po' insistito dicendo che rischiavo di perdere la disponibilità della terapista con questo stop e alla fine si è convinta.
Meno male!
Prima di salutarmi mi ha dato un consiglio: andare a teatro! Dice che è l'esercizio ideale per me, cioè ascoltare persone che non si rivolgono direttamente a me, ma in una confortevole situazione di ascolto.
In alternativa riprendere ad andare al cinema, preferendo in questa fase film italiani. Dice che è meglio della televisione come esercizio perchè l'audio in sala è migliore.
Ah se tutte le visite mediche si concludessero con queste prescrizioni!

martedì 24 novembre 2009

Logopedia domestica dopo impianto cocleare adulto.

Dopo aver visto il sito giocologo una bella e meritevole iniziativa di due genitori, mettere cioè on line materiale per la logopedia ho deciso di collaborare con loro, riepilogando gli esercizi che ho fatto questi mesi in famiglia, soprattutto all'inizio che non potevo iniziare, per problemi di liste di attesa, la logopedia.

Sono quindi esercizi semplici che chiunque può fare con i propri familiari, per tutto il tempo che vuole. Non possono essere considerato un'alternativa a una terapia professionale in quanto ogni terapia viene programmata in maniera personalizzata, soltanto possono essere considerati una specie di "compiti a casa". Tutti gli esercizi vanno proposti con la bocca schermata.

Ho cercato di mettere gli esercizi in ordine di difficoltà dai più facili a quelli via via più difficili anche se ognuno potrà trovarli più o meno difficili.

1) Un foglio in mano con tante coppie di parole, una corta e l'altra lunga, e si deve identificare la parola. Se si sbaglia si ripete.
2) Si leggono frasi dove cambia solo una parola, tipo il mio amico va a casa - o il mio amico va a lavorare.....si deve ripetere la frase esatta
3) parole con l'indizio, cioè, di uno stesso contesto, esempio nomi di vini, oppure oggetti che si trovano in cucina o nomi di città...;
4) Identificare le vocali nei fonemi, per esempio sci sce scia sciu scio oppure ti te ta to tu;
5) leggere una pagina di un libro, la lettura viene fermata all'improvviso e si deve ripetere l'ultima cosa detta, esempio la casa è nuova ma......si ferma, e si deve ripetere il ma;
6) leggere una pagina di un libro e viene ripetuta frase per frase, si inizia leggendo piano e poi via via aumenta fino a leggere con la velocità del normale parlato...;
7)
Riconoscimento di vocali tra due (es. a/e o/u i/e)
8)Risposte a domande prima semplici poi più complesse

Un livello successivo suggerisce i seguenti esercizi


1)Riconoscimento di consonanti in gruppi di fonemi (tipo BA CA GA DA FA). Oppure agia-acia-aga-afa-ama-ana-aba-aka-ata-ala-ava
2) Speech tracking, la lettura in un minuto parola per parola che vanno ripetuta di testi via via più difficili, da libri per bambine a brani di romanzo ad articoli di giornali dal gossip all'economia. Varianti: parole senza contesto scelte tra i titoli di un giornale aperto. Oppure completamente senza contesto, sempre contando quante se ne riconoscono in un minuto
3) lettura di un testo con difficoltà (esempio con presenza di termini dialettali, non del mio dialetto - articoli economici con tante parole inglesi del mondo del busines - storie mitologiche greche, con nomi strani di dei...etc.) - ne viene proposta la lettura e si ripete.
4) lettura da un vocabolario di cose abbastanza strane, intendo lettura letterale di quanto scritto. Il vocabolario non è recentissimo.
5) lettura di nome cognome via e numero civico e comune dall'elenco del telefono. Nomi non consueti di persone, ditte, ristoranti.
6) Le "non parole": una parola di senso compiuto e una simile che varia solo una consonante. Riconoscerele entrambe (esempio coccodrillo/cottodrillo; piumini/piulini). Variante: parola di senso compiuto e non parola completamente diversa.
7) Scindere due parole bisillabiche e proporle insieme, unificando prima la prima coppia poi la seconda. Esempio tasche e pelo sarà ta-pe sche-lo. Ripetere sia la coppia senza senso che le due parole di senso compiuto.

Se in casa ci sono bambini si possono fare anche questi esercizi:


1) chiedere loro le tabelline e vedere se si capiscono le risposte
2) più difficile chiedono loro di effettuare semplici operazioni
3) leggere un brano dei loro libri di testo e bisogna rispondere alle domande che di solito concludono queste pagine.
4) ascoltare, a bocca schermata, una piccola filastrocca (su internet si trovano facilmente molte raccolte) e darne un titolo a partire di quanto si è capito
5) un cruciverba facile, il bambino legge la definizione e si prova a indovinare la parola.


(Grazie a Dino per l'aiuto prezioso)

venerdì 20 novembre 2009

Visita foniatrica

Lunedì ho fatto la visita prevista dal centro dove sto facendo logopedia con il coordinatore.

Apprezza il percorso fatto finora. Ha detto che siamo a un recupero del 75% e che adesso stiamo "lavorando per la perfezione" aggiungendo con un sorriso "a noi piace la perfezione, vero?"

Consiglia continuare per altri quattro mesi. Io speravo di finire per Natale però se manca quest'ultimo tassello non me ne priverò. Vero è anche che l'autorizzazione definitiva per continuare me la darà solo, qualora la riterrà opportuna, la dottoressa della asl. Domani vado a prenotare la visita!

Momento simpatico è stato quando mi ha letto la relazione che avrei dovuto controfirmare "A seguito impianto cocleare le è stato consigliato ciclo di logopedia" al che io "Dottore ma se nessuno me la voleva far fare!" E lui scherzando "Ok, correggo: 'ha estorto ciclo di logopedia"

Era affascinato dalla soluzione che ho "inventato" per ascoltare il telefonino con il cavo audio (cioè comprare un semplice adattatore di jack).

Ha ribadito l'importanza di una mappa: da un lato molto dell'efficacia di un impianto dipende dalla precisione della stessa, dall'altro sa benissimo (pure io lo so ) che fare una buona mappa non è semplice ma soprattutto richiede molto tempo - cosa non sempre possibile in reparto, con le file di persone che attendono, me ne rendo conto.

Infine mi ha fatto un avviso: non è detto che con il passare del tempo agli eccezionali tempi di recupero dei primi tempi corrispondano uguali ritmi e magari questa ultima fase di "limatura" potrebbe risultare più lenta. E questo non deve essere per me un problema.

venerdì 13 novembre 2009

In viaggio

In una situazione diversa dalla vita quotidiana, i progressi si notano di più.

Ho viaggiato con alcune amiche lo scorso fine settimana. Ho chiacchierato molto con una di loro che vedo quasi esclusivamente in questi viaggi quindi una volta l’anno, era davvero stupita, visto che era un anno che non mi parlava, a vedere i miei progressi.

Ho portato e testato un altro modello di telefonino in viaggio, su questo modello il cavo audio non funziona ma testato a “campo libero” me la cavavo lo stesso. Unica limitazione: devo telefonare in un ambiente tranquillo altrimenti i rumori circostanti mi limitano non poco.

Gli annunci in aereo ora li sento proprio bene mentre ad Agosto li capivo solo in parte. Interessante sapere che se l'aereo cade abbiamo anche una dotazione di una torcia e un fischietto! Mi vedevo già protagonista di Lost!

Ho continuato a parlare inglese, come scrivevo già ad agosto, si tratta sempre di brevissime conversazioni la differenza è che ora mi sento più sicura.

Un paio di volte mi è capitata quella situazione che descrivevo nello stesso post, una tavola con 8 persone e ho potuto finalmente fare il test se riuscivo a partecipare a una conversazione unica in tanti. Me la cavo abbastanza…un paio di volte ho perso il filo ma tutto sommato non posso lamentarmi.

Invece sono molto contenta di come abbia sentito l’audioguida che prima con le protesi non riuscivo a sentire.

Faceva freddo lassù avevo praticamente sempre il cappello di lana. Che noia con le mappe, cambiarle sotto il cappello! E' un disagio che non avevo mai preso in considerazione finora.

Insomma questo viaggio tra la varie cose mi è servito un po' da riepilogo sui progressi attuali. Certo non ho un udito normale alcuni disagi perdurano, pure i progressi sono così notevoli che posso senz'altro dirmi soddisfatta.

domenica 1 novembre 2009

Logopedia: la campagna d'autunno

La logopedia che ho iniziato qualche settimana fa è abbastanza diversa da quella che avevo fatto in primavera.

Allora ci si focalizzava sulla mia comprensione di singole parole, adesso invece lavoriamo molto sullo speech tracking, cioè la ripetizione/comprensione di un testo letto velocemente una parola alla volta. Siamo partiti da brani di prima elementare, via via affrontiamo temi più difficile (l'ultimo era un articolo di economia).

Una seduta molto carina è stata dedicata alla comprensione di suoni in sequenza aiutata da immagini: tra un gruppo di immagini dovevo scegliere quella a cui si riferivano i rumori che stavo ascoltando (esempio: si vede un bambino che spegne le candeline. Ma nell'ascolto si devono riconoscere lo sfregamento dei fiammiferi, l'accensione, il soffio e gli applausi successivi).

Insomma sono esercizi di attenzione che a mio avviso farebbero bene a chiunque. Chissà poi quanto aiutino il mio caso specifico. In ogni caso userò tutti gli strumenti a mia disposizione in questo percorso e quindi la continuerò.

Una cosa mi fa riflettere, l'ultimo articolo letto (si parlava di nuovi indici economici e della reazione alla crisi mondiale delle compagnie low cost) era destinato a un pubblico di livello culturale piuttosto elevato a mio avviso. Una persona che non ha potuto studiare riceve quindi meno benefici?

In questo percorso che, lo ripeto, mi piace, c'è probabilmente un solo piccolo limite: si è creato troppo feeling tra me e la logopedista: abbiamo la stessa età, figli coetanei e abitiamo a pochi metri di distanza. Talora sono forse troppe le chiacchiere personali nei preziosi 45 minuti della terapia.